L’itinerario: Codroipo – Passariano e Lonca – Rivis – Gradiscutta – Rivignano Teor, fraz. Ariis
Alla scoperta dei mulini
Le affascinanti costruzioni dei Mulini, testimoniano il legame antico con l’acqua
Nel 1876 nella zona ce n’erano 803, funzionanti in larga parte fino alla metà del ‘900;
attualmente ancora due sono in uso, altri rimangono con le loro ruote ossidate di metallo, immobili sul verde brillante delle acque, con le loro costruzioni antiche, testimoni del lavoro di tanti uomini e donne, ma anche dei giochi allegri dei ragazzi di un tempo, in questo paesaggio d’acque e di fronde. Un itinerario, quattro mulini e le cucine di campagna per scoprire il fascino di altri tempi.
Mezzi consigliati: Il percorso può essere fatto in macchina e in moto.
Sulla via dei mulini tra farine e cucina di campagna
TAPPA 1: Codroipo
Prodotto tipico: Farine e stoccafisso
Il Mulino di Bert costruito nel 1450, oggi Mulino Zoratto dal nome dell’attuale proprietario che lo posside dall’800, si trova a Codroipo nei pressi del Parco Naturale delle Risorgive in un ambiente protetto. La strada che conduce a questo luogo prende il nome di Via Molini, perchè qui si trovano i resti di altri quattro mulini, alcuni molto antichi. Il Mulino di Bert è rinomato per la produzione di farine e per la battitura dello stoccafisso una tradizione, unica nel suo genere. Chi lo ha progettato ha previsto con ingegno di impiegare la forza dell’acqua per muovere non solo le macine per produrre le farine, ma anche un grosso cilindro per lavorare lo stoccafisso, battendolo.
Oltre alla macinazione, all’interno della struttura avviene la battitura dello stoccafisso, il quale arriva essiccato come una volta e viene ammorbidito grazie ai colpi del maglio di legno battente sulla base in pietra, che appoggia sul pavimento sviluppando calore. Il calore viene catturato dal pesce, le cui fibre anziché rompersi, si stirano, ammorbidendolo, senza spaccare le fibre. La lavorazione dello stocafisso è una attività tradizionale antica. Presso il Mulino è possibile acquistare le farine prodotte.
Autori: Francesca Vassallo, Letizia Caccin, Danielle Gabriel Simon
TAPPA 2: Passariano e Lonca
Prodotto tipico: Salumi e formaggi, frico e polenta

Autori: Francesca Vassallo, Letizia Caccin, Danielle Gabriel Simon
TAPPA 3: Rivis
Prodotto tipico: Carne e selvaggina
Il mulino di Rivis è situato nel borgo omonimo che già evoca la riva, in Comune di Sedegliano, vicino al fiume Tagliamento, in via Molino Nuovo. È possibile raggiungerlo con il percorso cicloturistico che si snoda dal fiume Tagliamento al torrente Corno. Il mulino è ancora funzionante ed ha iniziato la sua attività nel 1776. Una nuova coclea idraulica introdotta nel 1933, ha permesso di produrre energia pulita sfruttando le acque della roggia di Sant’Odorico.
Gli ampi spazi destinati un tempo alla lavorazione delle farine, all’interno dell’antico mulino sono stati trasformati in museo e in laboratorio dell’arte molitoria.
All’interno dell’edificio si possono osservare diverse attrezzature come setacci, strumenti per la sgranatura delle pannocchie, un macchinario per la tostatura dell’orzo e altri che con la forza dell’acqua facevano brillare i cereali. All’esterno, invece, molto ben conservate, sono visibili le due vecchie macine di pietra, che venivano utilizzate per la macinazione delle granaglie.
Dopo la visita al Mulino ci si può spostare verso Turrida (Sedegliano), e farmarsi alla trattoria “Ca’ dal Pape”, dove si possono degustare alcuni piatti tipici della cucina friulana, in cui la carne e la selvaggina la fanno da padrone.
Autori: Giulia De Cecco, Fatima Gannout, Giada Clabassi, Marika Bortolossi
TAPPA 4: Gradiscutta
Prodotto tipico: Anatra e trota

Il mulino di “Ser Giorgio”, si trova ai margini dell’abitato di Gradiscutta, in Via del Molino, a nord del fiume Varmo, nel luogo in cui la Marzia confluisce nel Varmo.
L’edificio si trova tutt’ora in uno stato di buona conservazione, anche le pale sono pressoché intatte, anche se non funzionanti. È possibile ammirarlo esternamente.
Una sosta di gusto è necessaria al Ristorante da Toni, a Gradiscutta vincitore del Premio Accademia Italiana Cucina 2013, dove non bisogna perdere i piatti a base di anatra e di trota del fiume Varmo.
Autori: Arianna Tubaro, Alexia Morassutto, Greta Governo, Jessica Valvasori
TAPPA 5: Rivignano Teor, fraz. Ariis
Prodotto tipico: Carne, polenta, selvaggina

Sempre ad Ariis si possono assaporare i prodotti tipici friulani nella locanda storica “Principato di Ariis” la cui presenza è attestata fin dal XV secolo, dove si gustano piatti a base di carne, polenta e selvaggina
Autori: Davide Sebastiano Amadio, Luca Vittorio Casagrande, Adrian Zivanic, Alex Sebastian Pintea
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